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Bonus Ristrutturazione Bagno 2025: come funziona

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Bonus Ristrutturazione Bagno 2025: come funziona

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Vuoi rifare il bagno nel 2025 e capire quanto recuperi in detrazione, quali spese rientrano e come pagare correttamente? Qui trovi una guida pratica e aggiornata con regole 2025, massimali, IVA, esempi rapidi e checklist finale.

Aliquote 2025 in due righe

  • Prima casa: puoi detrarre il 50% delle spese, fino a 96.000 € per unità, ripartendo l’importo in 10 anni.
  • Seconde case e altre abitazioni: la detrazione è del 36%, sempre fino a 96.000 € per unità e in 10 anni. Dal 2026 le percentuali si abbassano.

Quali lavori del bagno rientrano

Sono agevolabili gli interventi tipici di manutenzione straordinaria o ristrutturazione: rifacimento di impianti idrici e scarichi, nuovi rivestimenti e pavimenti, sostituzione di sanitari e rubinetteria, rifacimento di doccia/vasca se inseriti in un intervento complessivo, opere murarie e finiture connesse. Sulle parti comuni condominiali rientrano anche colonne montanti e locali comuni.

Vasca → doccia: c’è un bonus dedicato?

No, non c’è un “bonus doccia” specifico. La trasformazione vasca-doccia si può detrarre se rientra in una ristrutturazione del bagno. In alternativa può accedere al Bonus Barriere Architettoniche 75%, solo se rispetta i requisiti del DM 236/1989 (accessibilità, misure corrette, assenza di ostacoli).

Spese ammissibili (e cosa resta fuori)

  • Demolizioni e opere murarie, rifacimento dell’impianto idrico-sanitario e impermeabilizzazioni.
  • Pavimenti e rivestimenti, sanitari e rubinetteria, piatto/box doccia, oltre ad arredi fissi su misura legati ai lavori.
  • Progettazione, direzione lavori, pratiche tecniche e oneri di sicurezza.

Di solito non rientrano: arredi non fissi e accessori comprati “a parte”, cioè senza un cantiere edile o impiantistico collegato.

Pagamenti, bonifico parlante e documenti

Per fruire della detrazione usa il bonifico parlante per ristrutturazioni (causale dedicata, codice fiscale di chi detrae, P.IVA/C.F. dell’impresa). Conserva fatture, bonifici, eventuale CILA/SCIA (se dovuta), asseverazioni e pratiche tecniche.

IVA 10% e “beni significativi” (sanitari & rubinetteria)

Per i lavori in casa l’IVA resta al 10%. C’è però una regola sui beni significativi (per il bagno soprattutto sanitari e rubinetteria): il 10% vale fino a coprire la manodopera e i materiali non significativi. La parte che eccede va con IVA al 22%.

Esempio veloce
Manodopera: 1.000 € — Sanitari+rubinetteria: 1.500 €
Il 10% si applica a 1.000 € dei beni (quanto la manodopera). I restanti 500 € vanno al 22%.

ENEA sì o no? Quando serve davvero

Per il Bonus ristrutturazione la comunicazione ENEA è richiesta solo quando i lavori comportano risparmio energetico (es. scaldacqua a pompa di calore, sostituzione serramenti). Per il solo rifacimento bagno senza interventi energetici, in genere non si invia.

Sconto in fattura e cessione del credito nel 2025

Con il DL 39/2024 lo sconto in fattura e la cessione del credito per il bonus ristrutturazioni non sono più disponibili (le poche eccezioni non riguardano il semplice rifacimento del bagno). Lo stesso vale per il Bonus Barriere 75%. In pratica: si recupera tutto con la detrazione IRPEF in 10 anni.

Per il quadro completo degli incentivi casa aggiornati al 2025, leggi anche: Come cambiano i bonus edilizi nel 2025 (parte 1).

Mini-esempi numerici

  • Esempio A – Prima casa: spesa 14.000 € → detrazione 50% = 7.000 € in 10 rate da 700 €/anno.
  • Esempio B – Seconda casa: spesa 14.000 € → detrazione 36% = 5.040 € in 10 rate da 504 €/anno.

Nota: con spese ampie su più bagni/impianti, la quota agevolata resta nel tetto di 96.000 € per unità; l’eccedenza non è detraibile.

Bonus Barriere 75%: quando conviene per il bagno

Se il progetto rimuove ostacoli (passaggi, sanitari rialzati, piatti doccia a filo, maniglioni, adeguamento spazi) e rispetta il DM 236/1989 con asseverazione tecnica, puoi valutare il Bonus Barriere Architettoniche 75%. In molti casi si affianca al bonus ristrutturazione, scegliendo la misura più favorevole per le singole spese.

Se stai ristrutturando anche per migliorare il comfort, può esserti utile questa guida: Isolamento acustico in casa: perché (spesso) conta più del termico.

Checklist rapida 2025 (da tenere sul cantiere)

  • Titolo abilitativo: serve CILA/SCIA? Chiedilo al tecnico prima di partire.
  • Preventivo chiaro: separa manodopera e materiali e indica i beni significativi.
  • Pagamenti: usa sempre il bonifico parlante per ogni SAL o fattura.
  • IVA: applica 10% correttamente (e 22% sulla parte che eccede i beni significativi).
  • ENEA: invia la pratica solo se i lavori portano risparmio energetico.
  • Documenti in ordine: conserva fatture, bonifici, pratiche edilizie e le dichiarazioni dell’impresa.

Domande rapide (FAQ)

Posso detrarre solo i sanitari?

Sì, se fanno parte di una ristrutturazione (con lavori edili/impiantistici). Se li compri da soli, di norma no.

La trasformazione vasca-doccia rientra sempre?

Rientra quando è dentro la ristrutturazione del bagno; altrimenti può andare nel Bonus Barriere 75% solo se rispetta i requisiti di accessibilità (DM 236/1989).

Esiste un massimale dedicato al bagno?

No. Vale il tetto unico di 96.000 € per unità immobiliare, non per “singolo bagno”.

Per la prima casa ho sempre il 50%?

Nel 2025 sì. Dal 2026 le percentuali scendono secondo la normativa in vigore.

Conclusioni operative

In breve: nel 2025 rifare il bagno conviene soprattutto sulla prima casa (detrazione 50%). Sulle seconde l’agevolazione è del 36%. Il tetto resta 96.000 € per unità con recupero in 10 anni. Fai attenzione a: pagamenti con bonifico parlante, IVA 10% (e 22% sulla parte dei beni significativi), pratiche ENEA solo se c’è risparmio energetico. Valuta anche il Bonus Barriere 75% quando rispetti il DM 236/1989; ricorda che sconto in fattura e cessione del credito non sono più disponibili.

Se ristrutturi in vista della vendita, ricordati anche dell’ APE in caso di vendita: prepararlo subito evita intoppi.

Serve una mano per vendere o affittare dopo i lavori?

OkCasaWeb è la tua agenzia immobiliare: definiamo i lavori essenziali (bagno compreso) per valorizzare l’immobile, verifichiamo documenti e APE, stimiamo il prezzo post-ristrutturazione e curiamo marketing e visite fino alla firma.

03.16.2025

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