Aggiornato al 18 settembre 2025.
Scenario: perché gli incentivi contano (ancora) nel 2025
Il patrimonio immobiliare italiano resta datato ed energivoro. Nel 2025 gli incentivi fiscali sono stati riordinati: aliquote più basse ma più mirate, con opportunità su abitazione principale, abbattimento delle barriere architettoniche e interventi energetici selettivi. La chiave è pianificare: rispettare massimali, scadenze e la documentazione ENEA quando richiesta.
Bonus Ristrutturazioni 2025
- Nel 2025 la detrazione per i lavori è del 50% se riguardano l’abitazione principale; per le altre case vale l’aliquota ordinaria del 36%, da ripartire in 10 anni.
- Il tetto di spesa agevolabile è di 96.000 € per ogni unità immobiliare.
- Sono ammessi gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento sulle singole unità, oltre alla manutenzione ordinaria sulle parti comuni.
- Nel 2025 lo sconto in fattura e la cessione del credito non sono previsti in via generale: salvo poche eccezioni, la detrazione si utilizza in dichiarazione (IRPEF/IRES).
Ecobonus 2025 (efficienza energetica)
- Per l’Ecobonus 2025 la detrazione è del 50% sulla prima casa (altrimenti 36%, da ripartire in 10 anni). Dal 2026 sono previste aliquote più basse. Restano esclusi gli interventi che sostituiscono impianti con caldaie a combustibili fossili.
- Massimali e lavori restano quelli dell’ecobonus “classico”: coibentazioni, serramenti, pompe di calore, building automation e simili. Dove richiesto, è obbligatoria la comunicazione ENEA.
Sismabonus 2025
La detrazione è del 50% se l’intervento riguarda l’abitazione principale nel 2025, altrimenti è del 36% da ripartire in 5 anni, con un tetto di 96.000 € per unità. Dal 2026 le aliquote scendono al 30% (con 36% sulla prima casa).
Superbonus 2025 (nuovo perimetro)
- L’aliquota è del 65% nel 2025, da ripartire in 10 anni, ma vale solo per interventi con gli atti amministrativi già perfezionati entro il 15 ottobre 2024 (CILA, delibera condominiale, titolo per demolizione/ricostruzione). I beneficiari sono condomìni, persone fisiche proprietarie di edifici da 2 a 4 unità, e ONLUS/ODV/APS.
- Eventuali aliquote più alte restano limitate ad alcune aree sismiche previste dalla legge.
- Sconto in fattura e cessione del credito sono oggi fortemente limitati: ammessi solo in casi tassativi e in situazioni di salvaguardia.
Approfondisci:Come cambiano i bonus edilizi nel 2025 (parte 1)
Bonus barriere architettoniche 75% (fino al 31/12/2025)
- Il bonus copre il 75% della spesa, da ripartire in 5 rate annuali, con scadenza al 31 dicembre 2025.
- I massimali sono: 50.000 € per unità unifamiliare/indipendente, 40.000 € per ciascuna unità in edifici da 2 a 8 appartamenti, 30.000 € per ciascuna unità negli edifici con più di 8 appartamenti.
- Gli interventi devono rispettare i requisiti tecnici del DM 236/1989.
- Sconto in fattura e cessione del credito non sono applicabili in via generale alle spese 2025, salvo specifiche eccezioni.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2025
- La detrazione è del 50%, da ripartire in 10 anni.
- Il tetto di spesa 2025 è 5.000 € (inclusi trasporto e montaggio) e il bonus spetta solo se collegato a una ristrutturazione iniziata l’anno precedente all’acquisto.
Bonus verde
La detrazione è del 36% su un massimo di 5.000 € per unità immobiliare e riguarda la sistemazione a verde di aree scoperte, giardini pensili e impianti di irrigazione.
Conto Termico (oggi anche “3.0”)
- Il Conto Termico è un incentivo del GSE con rimborso diretto (non una detrazione IRPEF) per interventi di efficienza e rinnovabili termiche rivolto a PA, privati e imprese: in genere copre dal 40% al 65% della spesa, con tempi di erogazione rapidi.
- Nel 2025 sono state aggiornate le Regole Applicative ed è partito il percorso verso il “Conto Termico 3.0”, con semplificazioni e nuovi ambiti di intervento.
Scadenze e regole operative correlate:Scadenza per la Cessione del Credito (17 marzo 2025)
Pagamenti, documenti e adempimenti (check rapido)
- Bonifico parlante con causale detrazioni, codice fiscale beneficiario e P.IVA/C.F. dell’impresa.
- ENEA: invio dati online per ecobonus/bonus casa dove richiesto (entro 90 giorni dalla fine lavori).
- Titoli edilizi & CILA: essenziali per Superbonus e molte opere di ristrutturazione.
- Conservazione documenti: fatture, asseverazioni, APE, delibere condominiali, attestazioni di conformità.
Casi d’uso rapidi
- Se stai ristrutturando la prima casa: punta alle detrazioni del 50% per ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus. Se prevedi lavori per migliorare l’accessibilità, aggiungi anche il bonus barriere al 75%.
- Seconda casa: per ecobonus e ristrutturazioni la detrazione è al 36%; il bonus mobili resta al 50% se collegato ai lavori.
- Condominio con CILA 2024: verifica requisiti e tempistiche per rientrare nel Superbonus 65% nel 2025.
- Poca capienza IRPEF: valuta il Conto Termico con rimborso diretto del GSE.
Vuoi risparmiare anche su interventi pertinenziali? Leggi: Bonus Box Auto 2025 (detrazione 50%)
Errori da evitare nel 2025
- Dare per scontato sconto in fattura/cessione del credito: oggi sono limitati e spesso bloccati per le nuove spese.
- Ignorare l’asticella “prima casa”: molte aliquote maggiorate valgono solo sull’abitazione principale.
- Dimenticare ENEA o pagamenti non tracciati: rischio di decadenza del beneficio.
Conclusioni operative per chi vende/compra nel 2025
- Le case con i lavori ben pianificati — titoli edilizi in ordine, CILA, invii ENEA e massimali rispettati — valgono di più e si vendono più in fretta.
- Punta sull’abitazione principale: è lì che le aliquote sono più vantaggiose.
- Se vuoi fare efficienza energetica ma non hai abbastanza capienza fiscale, il Conto Termico è spesso la strada più rapida per ottenere un rimborso.