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Agenzia delle Entrate: la donazione d’azienda ai figli può essere esentasse, se rispetta precisi requisiti

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Agenzia delle Entrate: la donazione d’azienda ai figli può essere esentasse, se rispetta precisi requisiti

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Un passaggio generazionale intelligente e fiscalmente vantaggioso

Donare la propria azienda ai figli senza pagare imposte di donazione non è un’ipotesi teorica, ma una concreta possibilità riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate. Con gli ultimi chiarimenti interpretativi, è stato confermato che la donazione d’azienda o di partecipazioni societarie può beneficiare della totale esenzione dall’imposta di donazione, a condizione che vengano rispettati requisiti ben precisi.

Una misura che interessa non solo gli imprenditori tradizionali, ma anche chi gestisce società immobiliari, patrimoni familiari o attività di locazione e sviluppo immobiliare, perché consente di trasferire il valore aziendale — inclusi immobili e beni strumentali — senza carichi fiscali.

1. Cosa si intende per “donazione d’azienda esente da imposte”

La donazione d’azienda è l’atto con cui un imprenditore trasferisce, a titolo gratuito, l’intero complesso aziendale o un ramo di esso a un altro soggetto — spesso un familiare diretto. L’articolo 3, comma 4-ter del D.Lgs. n. 346/1990 prevede che tale trasferimento non sia soggetto all’imposta di donazione se vengono soddisfatte determinate condizioni relative al controllo e alla continuità dell’attività.

Se il passaggio avviene rispettando le regole previste, l’imprenditore può trasferire l’azienda ai figli senza pagare imposte di donazione.

2. I requisiti fissati dall’Agenzia delle Entrate

  • Trasferimento del controllo effettivo — il donatario deve acquisire il controllo reale dell’impresa o della società.
  • Impegno a proseguire l’attività per almeno cinque anni — pena la revoca del beneficio fiscale.
  • Atto notarile con dichiarazioni esplicite — deve riportare le clausole di continuità e accettazione da parte del beneficiario.

3. Chi può beneficiare dell’esenzione

  • Imprenditori individuali che trasferiscono azienda o ramo d’azienda.
  • Soci di società di persone o capitali che donano partecipazioni di controllo.
  • Imprese familiari o società immobiliari con beni aziendali nel patrimonio.

4. Quando si perde l’esenzione

  • Cessione o chiusura dell’attività prima dei 5 anni.
  • Mancanza del controllo effettivo in capo al beneficiario.
  • Atto notarile privo delle clausole obbligatorie.

In questi casi l’Agenzia delle Entrate può procedere con revoca dell’esenzione e sanzioni, perciò è essenziale una pianificazione accurata.

5. Donazione d’azienda e immobili

Molte aziende italiane hanno una forte componente immobiliare. Anche queste possono beneficiare dell’esenzione, purché gli immobili siano inseriti nel patrimonio aziendale e non costituiscano proprietà personali del titolare.

Esempio: un imprenditore che gestisce una società immobiliare può donare ai figli l’intera azienda — inclusi gli immobili strumentali — senza pagare imposta di donazione.

6. Donazione di quote societarie

Nelle S.r.l., l’esenzione è valida solo se il figlio ottiene oltre il 50% delle quote o la maggioranza in assemblea. Nelle società di persone, deve assumere il ruolo di socio amministratore o equivalente.

7. L’importanza della pianificazione

Pianificare correttamente una donazione aziendale significa evitare futuri contenziosi e ottimizzare la fiscalità. Con l’aiuto di notaio, fiscalista e consulente patrimoniale è possibile trasferire azienda o immobili mantenendo stabilità gestionale e benefici fiscali.

8. Caso pratico

Mario, titolare di una società immobiliare, dona l’azienda al figlio Luca. L’atto notarile prevede il trasferimento del controllo e l’impegno di proseguire l’attività per 5 anni. Risultato: nessuna imposta di donazione dovuta e continuità aziendale garantita.

9. Vantaggi fiscali

AspettoDonazione ordinariaDonazione agevolata
Imposta di donazione4–8%0%
Continuità aziendaleInterrottaGarantita
Costi fiscaliElevatiNulli
Tutela familiareParzialeCompleta

10. Checklist finale

  • Verificare struttura societaria e quote di controllo.
  • Controllare clausole statutarie e diritti amministrativi.
  • Inserire l’impegno quinquennale nell’atto notarile.
  • Inquadrare correttamente gli immobili aziendali.
  • Calcolare impatti su IVA, IRPEF e IMU.

11. Conclusione

La donazione d’azienda ai figli può essere un passaggio generazionale a impatto fiscale zero, se condotto con metodo e trasparenza. È una soluzione concreta per garantire continuità, efficienza e tutela familiare nel tempo.


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Articolo a cura di Picerni Alessandro – CEO & Founder OkCasaWeb – Blogger immobiliare professionista

Nota metodologica. Articolo redatto sulla base delle interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate (circolare 34/E/2024 e D.Lgs. 346/1990), con analisi applicata ai casi di donazione d’azienda e società immobiliari familiari. Contenuti validati dall’Ufficio Studi OkCasaWeb – aggiornamento 2025.

11.06.2025

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