Bonus edilizi 2025: come cambiano i limiti alle detrazioni (guida chiara e casi pratici)
Alessandro Picerni leader IA in fvg
Alessandro Picerni leader IA in fvg
Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore nuove regole per i bonus edilizi che incidono direttamente su quanto potrai detrarre in dichiarazione. Oltre alla tipologia di intervento, da quest’anno contano reddito complessivo e composizione del nucleo familiare (coefficiente). In questa guida trovi uno schema semplice, esempi numerici e note operative utili per chi sta valutando ristrutturazioni, compravendite o lavori di efficientamento. Se vuoi un supporto operativo passo-passo, scopri anche i nostri servizi per chi vende e acquista.
Le 4 regole chiave (in breve)
1) Soglie di reddito e tetto massimo di spesa
Fino a 75.000 € di reddito complessivo: nessuna nuova limitazione.
Tra 75.000 e 100.000 €: si applica un tetto massimo di spesa detraibile, che poi andrà “pesato” con il coefficiente familiare.
Oltre 100.000 €: il tetto si restringe e la spesa massima detraibile è 8.000 € (prima del coefficiente).
2) Coefficiente familiare (figli a carico e disabilità)
Il limite effettivo si calcola moltiplicando la spesa massima per un coefficiente legato alla famiglia:
2) Coefficiente familiare (figli a carico e disabilità)
Il limite effettivo si calcola moltiplicando la spesa massima per un coefficiente legato alla famiglia:
Situazione familiare
Coefficiente
Nessun figlio a carico
0,50
1 figlio a carico
0,70
2 figli a carico
0,85
Più di 2 figli oppure almeno 1 figlio con disabilità
1,00
In pratica: più figli a carico (o presenza di disabilità) ⇒ maggiore quota di spesa effettivamente detraibile.
In pratica: più figli a carico (o presenza di disabilità) ⇒ maggiore quota di spesa effettivamente detraibile.
3) Detrazione “anno per anno”
Conta solo la quota di detrazione riferita all’anno d’imposta in corso. Non si sommano più le rate pregresse: ogni anno si rivaluta a sé, nei limiti vigenti per quell’anno.
4) Come si calcola il reddito complessivo
Escluso: il reddito dell’abitazione principale e relative pertinenze.
Inclusi: redditi soggetti a cedolare secca, regime forfettario, mance del settore turismo/ristorazione, ecc.
Per la cedolare concordata (CPB) va considerato il reddito effettivo, non convenzionale.
Esempi pratici
Caso A — Reddito 90.000 €, 2 figli a carico
Fascia: tra 75.000 e 100.000 € ⇒ si applica il tetto.
Coefficiente: 0,85.
Se il tetto massimo è 8.000 €, la spesa detraibile diventa 8.000 × 0,85 = 6.800 €.
Caso B — Reddito 110.000 €, 0 figli
Fascia: oltre 100.000 € ⇒ tetto 8.000 €.
Coefficiente: 0,50.
Spesa detraibile: 8.000 × 0,50 = 4.000 €.
Caso C — Reddito 98.000 €, 3 figli
Fascia: tra 75.000 e 100.000 € ⇒ tetto “intermedio”.
Coefficiente: 1,00 (più di 2 figli).
Se il tetto di quell’anno è, ad esempio, 8.000 €, la spesa detraibile resta 8.000 € (nessuna riduzione col coefficiente).
Nota operativa: i tetti sono “cap” sulla spesa agevolabile ai fini della detrazione. Restano poi fissi le percentuali e i periodi di riparto propri di ciascun bonus (es. 50%, 65%, ecc.). Se stai valutando modalità alternative di acquisto e pianificazione lavori, guarda la guida su Rent to Buy: comprare casa a rate senza mutuo.
Che cosa significa per chi vende o compra casa
Immobili già ristrutturati: diventano più appetibili, perché riducono l’incertezza sul beneficio fiscale futuro dell’acquirente.
Famiglie numerose: avvantaggiate dal coefficiente 1,00; potrebbero riuscire a valorizzare meglio interventi su immobili da riqualificare.
Redditi alti: detrazione più “stretta”; conviene pianificare con attenzione il mix di lavori e tempi di spesa.
Mercato locale: nei comuni dell’Isontino e Monfalcone, gli appartamenti già efficientati o con capitolati recenti possono spuntare un differenziale di prezzo e di tempo di vendita rispetto agli immobili da ristrutturare. Per altri temi collegati a compravendita, mutui e ristrutturazioni, visita il nostro blog immobiliare.
Checklist prima di iniziare i lavori (2025)
Verifica il tuo reddito complessivo con il consulente fiscale (inclusioni/esclusioni).
Individua il coefficiente corretto per la tua famiglia (figli/disabilità).
Simula i tetti: calcola la spesa massima detraibile dell’anno e confrontala con il tuo piano lavori.
Pianifica le tempistiche: ricorda che la detrazione è valutata anno per anno.
Documentazione: preventivi, SAL, fatture, bonifici parlanti, asseverazioni dove richieste.
Valuta l’impatto sulla rivendita: una casa “pronta” accelera la commercializzazione e limita l’esposizione al rischio normativo.
FAQ
Se nel 2025 cambio fascia di reddito rispetto al 2024?
Conta la situazione dell’anno in cui porti in detrazione la spesa. Rivaluta tetti e coefficienti.
Il mutuo o l’abitazione principale incidono?
Il reddito dell’abitazione principale è escluso dal computo; il resto va verificato con il fiscalista.
Cedolare secca e forfettario entrano nel totale?
Sì, rientrano nel reddito complessivo ai fini delle soglie.
Conclusioni operative
Le novità 2025 spostano l’attenzione su profilo reddituale e famiglia. Per massimizzare il beneficio: 1) stima correttamente tetto + coefficiente, 2)scansiona i lavori su più anni quando conviene, 3) se stai vendendo, valuta interventi mirati che alzino l’appeal dell’immobile senza “sprecare” detrazione. Se vuoi un piano su misura per il tuo caso, contattaci qui.