Negli ultimi mesi hanno fatto il giro dei social titoli come: “Dal 2030 le case in classe G saranno non vendibili”. La realtà è meno estrema e più concreta: l’UE ha aggiornato la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD 2024) per accelerare la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Non c’è un divieto automatico di vendita in base alla classe energetica; ci sono obiettivi europei e piani nazionali che ogni Paese dovrà attuare con strumenti, incentivi e, eventualmente, sanzioni proprie.
Che cos’è la EPBD 2024 (la “Direttiva Case Green”)
La EPBD è il quadro europeo che guida gli Stati membri nel migliorare l’efficienza energetica degli edifici (circa il 40% dei consumi energetici UE). La versione 2024 è entrata in vigore a fine maggio 2024 e fissa traiettorie, standard più severi per le nuove costruzioni e target di riduzione dei consumi per il residenziale entro il 2030-2035. Ogni Paese deve recepirla e varare il proprio Piano nazionale di ristrutturazione. In Italia, la scadenza per il recepimento è nel 2026, con tappe intermedie sui piani (bozza 2025, versione definitiva 2026).
Punti chiave da sapere
- Nuove costruzioni: obiettivo zero emissioni su sito in date ravvicinate.
- Edifici esistenti residenziali: riduzione dei consumi di energia primaria (indicazioni aggregate UE: −16% al 2030; −20/22% al 2035, con focus sul 55% di taglio ottenuto dagli immobili peggiori).
- Competenza sanzioni e misure: spetta agli Stati membri stabilire come tradurre obiettivi e controlli.
Il punto: l’UE non blocca oggi la vendita delle case “energivore”; chiede agli Stati di far salire le prestazioni del parco edilizio con piani credibili, monitorabili e socialmente sostenibili.
“Non vendibili dal 2030”: mito o realtà?
Mito, allo stato attuale. La direttiva non prevede nel suo testo un divieto generalizzato di vendere immobili in base alla classe energetica. Alcuni articoli o post titolano in modo apocalittico, ma le misure concrete (eventuali limitazioni alla locazione, obblighi di adeguamento al rogito, ecc.) potranno, eventualmente, arrivare con il recepimento nazionale e in forme specifiche, graduate e con deroghe (es. edifici storici).
Detto questo, il mercato si muove prima della legge: acquirenti, banche e assicurazioni stanno già premiando gli immobili efficienti e penalizzando quelli energivori con tempi di vendita più lunghi e sconti maggiori in trattativa. Per questo conviene giocare d’anticipo.
Cosa cambia per chi vende (e compra) casa nel 2025–2026
- APE centrale in trattativa. L’Attestato di Prestazione Energetica torna protagonista: influisce su appeal, prezzo e tempi. Un APE aggiornato e “trasparente” riduce le obiezioni e aiuta il buyer a stimare i costi futuri.
- Piani nazionali in arrivo. L’Italia dovrà definire come raggiungere i target (priorità agli immobili peggiori, strumenti di finanziamento, eventuali vincoli graduali). Timeline: piano in bozza entro 31/12/2025, versione definitiva 2026, recepimento entro maggio 2026.
- Prezzi più “spread” per classe. La forbice tra immobili efficienti e non efficienti tenderà ad allargarsi. Gli interventi “leggeri” certificabili (serramenti, generatore, gestione climatizzazione) possono già oggi ridurre lo sconto richiesto dagli acquirenti.
- Finanziabilità e assicurabilità. Probabili condizioni differenziate per classe energetica e piano di riqualificazione.
Le 5 mosse pratiche di OkCasaWeb per proteggere il valore
- Check-up documentale. Verifica APE, impianti, libretti, conformità urbanistica/catastale.
- Audit energetico “smart”. Stima interventi con miglior salto/classe per euro speso.
- Piano modulare in 2–3 step. Step 1 lavori rapidi, Step 2 isolamento mirato, Step 3 FV/ibrido.
- Incentivi & strumenti finanziari. Allineiamo i lavori a bonus e detrazioni attivi al momento dell’ordine.
- Strategia di vendita orientata ai dati. Inserzione, visita e negoziazione devono mostrare consumi pre/post e costi stimati.
Focus Monfalcone – Gorizia – Basso Isontino
- Monfalcone centro / rioni anni ‘60–’80 (bilocali/trilocali): serramenti + caldaia ibrida + valvole termostatiche.
- Gradisca d’Isonzo / Romans d’Isonzo (villette anni ‘90–2000): FV + pompa di calore con minima integrazione sull’involucro.
- Cormons / collinari (indipendenti e rustici): isolamento del tetto + VMC; attenzione ai vincoli per cappotto.
- Villesse, Ruda, Sagrado (schiere): infissi performanti + regolazione climatica + mini-FV.
(Mappatura aggiornata su richiesta con sopralluogo e APE: riduciamo lo sconto in trattativa e accorciamo i tempi di vendita.)
FAQ rapide
La mia casa in classe G sarà invendibile dal 2030?
No. Oggi non esiste un divieto automatico UE. Ma il mercato chiederà sempre più trasparenza e piani di efficientamento.
Quando arrivano le regole italiane?
Il quadro si consolida entro il 2026 con recepimento e piani nazionali (bozza 2025, definitivo 2026).
Conviene fare lavori prima di vendere?
Spesso sì, se mirati: alzano la classe, accorciano i tempi e difendono il prezzo.
Vuoi vendere con la nuova direttiva senza perdere valore?
Con OkCasaWeb prepariamo APE aggiornato, audit energetico e un piano lavori modulare per ridurre i consumi, velocizzare la vendita e difendere il prezzo in trattativa.
Articolo a cura di Picerni Alessandro – CEO & Founder OkCasaWeb – Blogger immobiliare professionista
Nota metodologica. Testo elaborato sulla base della Direttiva EPBD 2024 e del calendario di recepimento nazionale: contenuti sintetizzati e adattati al contesto locale. La mappatura di microzone e interventi è derivata da analisi interne OkCasaWeb su pratiche, APE e incarichi in area Monfalcone–Gorizia–Basso Isontino; dati aggregati e anonimizzati, aggiornati annualmente.