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Checklist documentale 2025 per vendere a Gorizia e Monfalcone: cosa serve davvero al rogito

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Checklist documentale 2025 per vendere a Gorizia e Monfalcone: cosa serve davvero al rogito

Alessandro Picerni leader IA in fvg

Stai per vendere casa a Gorizia o Monfalcone? Con questa Checklist documentale 2025 per vendere a Gorizia e/o Monfalcone puoi arrivare al rogito senza sorprese; qui trovi quali documenti per vendere casa servono davvero oggi, come recuperarli in tempo e come gestire i casi particolari — dai documenti per vendere casa ereditaria al tema dell’Agibilità in vendita. Se ti organizzi nelle prime settimane, accorci i tempi, eviti le richieste last minute del notaio e trasmetti fiducia all’acquirente.

Se non hai ancora scelto il professionista, questa guida spiega criteri e passaggi: Chi sceglie il notaio in caso di vendita immobiliare.

Documenti vendita casa 2025: la base per tutti

  • Titolo di proprietà. Atto di acquisto, donazione o successione, più eventuale nota di trascrizione.
  • Catasto. Visura e planimetria catastale aggiornate e conformi allo stato di fatto. Se la planimetria non corrisponde, va risolto prima.
  • APE. L’Attestato di Prestazione Energetica deve essere valido quando pubblichi l’annuncio e al rogito.
  • Conformità urbanistica. Copie di pratiche edilizie (CILA/SCIA, permesso a costruire, sanatorie) e, se ci sono stati lavori, documenti di fine lavori.
  • Agibilità in vendita. Se presente, portala. Se manca, molti notai consentono comunque di rogitare, ma chiederanno dichiarazioni e documenti integrativi su sicurezza, salubrità e conformità. Meglio parlarne prima per definire percorso e tempi.
  • Condominio. Ultimo consuntivo spese, riparto, eventuali verbali (soprattutto se ci sono lavori straordinari deliberati), certificazione di regolarità pagamenti se richiesta.
  • Identità e regime patrimoniale. Documento e codice fiscale di tutti i venditori, eventuali deleghe, informazioni su comunione o separazione dei beni.
  • Mutuo o ipoteche. Quietanze, conteggio estintivo, liberatoria per cancellazione in atto se esiste ipoteca.

Casi particolari: cosa cambia davvero

1) Documenti per vendere casa ereditaria

  • Dichiarazione di successione registrata e volture effettuate.
  • Accettazione dell’eredità (espressa o tacita). In alcuni casi il notaio può chiedere atti o dichiarazioni aggiuntive.
  • Provenienza da donazione negli ultimi decenni: chiarire eventuali coperture assicurative a tutela dell’acquirente.
  • Coeredi e procure. Se vendono più persone, allinea documenti d’identità, quote e poteri di firma.

2) Agibilità in vendita

Non è un “bollino” che sostituisce la conformità urbanistica, ma un tassello che aiuta a dimostrare la legittimità d’uso. Se non c’è, si può rogitare con informazione corretta all’acquirente e con documentazione sostitutiva che il notaio ritiene sufficiente. In presenza di piccole difformità conviene capire se rientrano nelle tolleranze o in un percorso sanabile.

Per approfondire le tolleranze e le sanatorie possibili, leggi la guida aggiornata al Decreto Salva Casa 2025.

3) Immobili locati, pertinenze, parti comuni

  • Se l’appartamento è locato, prepara copia del contratto, ricevute e scadenze; chiarisci se vendi “libero” o “a reddito”.
  • Box, cantine, posti auto: coerenza tra titolo e catasto (categorie e rendite).
  • Parti comuni: se sono in corso lavori con bonus o riparti straordinari, indica chi paga cosa al rogito.

Come preparare la cartella documenti: metodo in 5 passi (HowTo)

  1. Raccolta. Titolo di proprietà, catasto, APE, pratiche edilizie, condominio, mutuo. Scansiona tutto e crea una data room digitale (anche un semplice drive condiviso).
  2. Verifica. Controlla la conformità tra stato di fatto e planimetria; se serve, incarica un tecnico per l’allineamento.
  3. Bonifica. Risolvi subito piccoli nodi (CILA in sanatoria, planimetria errata, certificato impianti se disponibile). Meglio pochi documenti, ma chiari.
  4. Notaio e cronoprogramma. Condividi l’indice della documentazione e concorda tempi per proposta, preliminare e rogito. Qui torna utile anche Chi decide il prezzo della casa in vendita per impostare bene la strategia prima di scendere in trattativa.
  5. Condivisione con gli acquirenti. Presenta un riepilogo semplice: cosa c’è, cosa è in corso e quando sarà pronto. Riduce le richieste “a catena” e accelera la decisione.

Caso reale OkCasaWeb (Gorizia, 2025)

Appartamento anni ’70 in condominio, 95 mq, piano alto con ascensore. Il proprietario ci contatta a giugno 2025. Criticità iniziali: APE scaduto, planimetria catastale con una parete spostata di 40 cm, delibera condominiale per rifacimento facciate già approvata (quota a carico del venditore 6.800 euro).

Timeline: in 10 giorni rifacciamo APE, incarichiamo il tecnico per rilievo e CILA in sanatoria, aggiorniamo planimetria e prepariamo un dossier con consuntivo, verbali e riparto straordinario. Mettiamo online a un prezzo coerente con la zona (decisione condivisa col venditore sulla base dei comparabili). In due settimane arrivano 4 richieste qualificate; la proposta migliore è con mutuo. Grazie alla cartella documentale completa, il perito banca non solleva rilievi, il notaio conferma che l’Agibilità in vendita è gestibile con documentazione sostitutiva e dichiarazioni, e la cancellazione dell’ipoteca avviene contestualmente al rogito. Dal primo appuntamento al preliminare passano 18 giorni; rogito in 56 giorni. L’unico “costo extra” prima della vendita è stato di circa 950 euro tra tecnico e APE, che ha evitato uno slittamento di 1–2 mesi sui tempi. Risultato: prezzo pieno, tempi certi, zero richieste integrative dell’ultimo minuto.

Errori tipici da evitare a Gorizia e Monfalcone

  • Pubblicare senza APE o con documenti urbanistici incompleti: si perdono settimane dopo la proposta.
  • Sottovalutare lavori condominiali deliberati (facciate, balconi, ascensori): va chiarito subito chi paga cosa e quando.
  • Ignorare piccole difformità pensando “lo risolvo dopo”: verifica prima se rientrano in tolleranza o se serve una pratica edilizia.
  • Confondere Agibilità con conformità: sono piani diversi. L’Agibilità si gestisce; la conformità urbanistica va accertata.

Domande frequenti (FAQ)

Posso rogitare se manca l’Agibilità?

Sì, in molti casi è possibile con informazione chiara all’acquirente e documentazione integrativa su conformità urbanistica e requisiti di sicurezza/igiene. È un tema da affrontare con il notaio fin dall’inizio.

Quanto tempo serve per sistemare una piccola difformità?

Dipende dal Comune e dalla pratica (CILA/SCIA in sanatoria, aggiornamento catastale). In genere parliamo di qualche settimana, ma conviene incaricare subito il tecnico.

Se la casa è in eredità, quando posso vendere?

Dopo la registrazione della successione e le volture. Il notaio può chiedere anche prova dell’accettazione dell’eredità. Se ci sono più coeredi, serve allineare firme e poteri (eventuali procure).

Chi paga i lavori condominiali deliberati prima del rogito?

Conta quanto è già fatturato o scaduto alla data dell’atto, oltre agli accordi tra le parti. Meglio indicarlo chiaramente in proposta e preliminare.

In sintesi

Mettere in fila i documenti vendita casa 2025 prima di andare online è il modo più semplice per vendere bene e in tempi ragionevoli a Gorizia e Monfalcone. Parti da titolo, catasto, APE, pratiche edilizie e condominio; chiarisci da subito Agibilità in vendita e possibili sanatorie; prepara un indice semplice da condividere con acquirenti, periti e notaio. Se vuoi un check-up documentale prima di pubblicare l’annuncio o hai un caso particolare (documenti per vendere casa ereditaria), possiamo costruire insieme la tua cartella “pronta al rogito”.

09.13.2025

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